The dawn must come.

The dawn must come.

Thursday 25 June 2015

Dio Lo Vuole!!??!!

Quando si costruisce un muro - di qualsiasi tipo: culturale, sociale, raziale e anche fisico che sia di mattone, di filo spinato o d’acciaio - in torno a se pensando di proteggersi dall’atro, di fatto si isola da tutto e da tutti, e infine si scopre vulnerabile e indifendibile.
A.N.
Dalla scopa di Maroni siamo arrivati alla ruspa di Salvini! E dopo?? La Bomba Atomica??? La Lega Nord sta pericolosamente seguendo gli schemi adottati da tanti gruppi nazionalisti Americani; e anche quelli degli Skinheads,  Neo-Nazzisti e Neo-Fascisti Europei. Gruppi di suprematisti secessionisti e nazionalisti che si rifanno ad un ideologia “Anglo-Celtica” e predicano l’indipendenza e la dominazione su altre minoranze etniche e/o religiose.
Predicare l’odio, in sostegno dell’ideologia suprematista raziale, comporta di conseguenza la violenza. Che comincia sempre prima ‘Morale’ (aggressione verbale: segregazione razziale, critiche, insulti, canzoni…) e poi, per motivi politico-sociali più che culturali, si precipita velocemente verso il ‘Materiale’ (abiti, macchine, case, negozi, campi, chiese, sinagoghe o moschee…ecc.). Però non si ferma qui, purtroppo finisce con l’aggredire fisicamente le persone con l’intenzione di fare più danni possibili; con la morte come traguardo.
L’ennesimo esempio di Dylann Roof ne è la prova: primo, che la Lega di Salvini sta seguendo le soliti schemi suprematisti; secondo, prova che predicare l’odio genera ogni tipo di violenze, che perlopiù sono incontrollabile e imprevedibile. Roof è cresciuto, come spiega Giampiero Gramaglia sul Fatto Quotidiano, in un ambiente che “sventola la bandiera Confederata che evoca la Guerra di Secessione, quella di abolizionisti contro schiavisti, del Nord contro il Sud, la guerra di Lincoln contro Lee”. Dove la bandiera come simbolo è sempre “abbinata con le note di Dixie, l’inno non ufficiale della Confederazione Sudista”.
Tutto tutelato costituzionalmente: in America con il loro ormai sacro adorato ‘Totem’ cioè il “Second Amendment”; mentre l’Europa si nasconde dietro l’elastica stoffa della “Libertà d’Espressione”!
Malgrado l’assoluta similitudine delle loro metodologie meticolosamente praticate nel: manifestare, creare i propri simboli (bandiere, inni, libri, logo, motto, giuramenti, colori, abiti, conciature… ecc.) predicare, reclutare, formare, educare, disinformare ed aggredire; nessuno vede, o ammette, l’identicità accomunando tutti i tipi di fanatismo: ideologico, politico, raziale o religioso.
Chiaro che niente è nuovo sotto il sole.. Ed è più chiaro che la storia si ripeta manifestandosi in cicli quasi precisi.. Di conseguenza, posso concludere che sia molto, ma molto chiara l’imbecillità esibita da gran parte di noi.. Quelli(e) che rifiutano di imparare dalla storia.. O peggio ancora: di negarla.
Ahmed M. ElNahhas – Montopoli, 20 Giugno 2015.

PS..
        I.            Permettete mi di proporvi la visione di due film ormai cult del cinema Hollywoodiano:
1)       “American History X” di Edward Norton, e
2)       “Mississippi Burning” di Gene Hackman.
    II.            La storia:
a)       ci offre la possibilità di esaminare tutte le scelte passate in relazione con i pretesti economico-politico-culturali dei loro tempi;
b)       ci permette peraltro di analizzare le conseguenze che si sono rivelate da tale scelte; e, se siamo abbastanza svegli, impareremo ad affrontare le sfide del presente, senza dover ricorrere ad incerte improvvisazioni o limitarci al solo reagire o a seguire le iniziative degli altri;
c)       ci da infine la certezza di poter ridurre al minimo i rischi imprevisti, e organizzare al meglio i piani più efficaci ad ottimizzare il futuro.


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