Quando si costruisce
un muro - di qualsiasi tipo: culturale, sociale, raziale e anche fisico che sia
di mattone, di filo spinato o d’acciaio - in torno a se pensando di proteggersi
dall’atro, di fatto si isola da tutto e da tutti, e infine si scopre
vulnerabile e indifendibile.
A.N.
Dalla scopa di Maroni
siamo arrivati alla ruspa di Salvini! E dopo?? La Bomba Atomica??? La Lega Nord
sta pericolosamente seguendo gli schemi adottati da tanti gruppi nazionalisti Americani;
e anche quelli degli Skinheads,
Neo-Nazzisti e Neo-Fascisti Europei. Gruppi di suprematisti
secessionisti e nazionalisti che si rifanno ad un ideologia “Anglo-Celtica” e predicano l’indipendenza
e la dominazione su altre minoranze etniche e/o religiose.
Predicare l’odio, in
sostegno dell’ideologia suprematista raziale, comporta di conseguenza la
violenza. Che comincia sempre prima ‘Morale’ (aggressione
verbale: segregazione razziale, critiche, insulti, canzoni…) e poi, per motivi politico-sociali più
che culturali, si precipita velocemente verso il ‘Materiale’ (abiti,
macchine, case, negozi, campi, chiese, sinagoghe o moschee…ecc.). Però non si ferma qui, purtroppo
finisce con l’aggredire fisicamente le persone con l’intenzione di fare più
danni possibili; con la morte come traguardo.
L’ennesimo esempio di
Dylann Roof ne è la prova: primo, che la Lega di Salvini sta seguendo le soliti
schemi suprematisti; secondo, prova che predicare l’odio genera ogni tipo di
violenze, che perlopiù sono incontrollabile e imprevedibile. Roof è cresciuto,
come spiega Giampiero Gramaglia sul Fatto Quotidiano, in un ambiente che “sventola la bandiera Confederata che evoca
la Guerra di Secessione, quella di abolizionisti contro schiavisti, del Nord
contro il Sud, la guerra di Lincoln contro Lee”. Dove la bandiera come
simbolo è sempre “abbinata con le note di
Dixie, l’inno non ufficiale della Confederazione Sudista”.
Tutto tutelato
costituzionalmente: in America con il loro ormai sacro adorato ‘Totem’ cioè il “Second Amendment”; mentre l’Europa si nasconde
dietro l’elastica stoffa della “Libertà
d’Espressione”!
Malgrado l’assoluta
similitudine delle loro metodologie meticolosamente praticate nel: manifestare,
creare i propri simboli (bandiere, inni, libri, logo, motto,
giuramenti, colori, abiti, conciature… ecc.) predicare, reclutare, formare, educare, disinformare ed
aggredire; nessuno vede, o ammette, l’identicità accomunando tutti i tipi di
fanatismo: ideologico, politico, raziale o religioso.
Chiaro che niente è nuovo
sotto il sole.. Ed è più chiaro che la storia si ripeta manifestandosi in cicli
quasi precisi.. Di conseguenza, posso concludere che sia molto, ma molto chiara
l’imbecillità esibita da gran parte di noi.. Quelli(e) che rifiutano di imparare dalla
storia.. O peggio ancora: di negarla.
Ahmed
M. ElNahhas – Montopoli, 20 Giugno 2015.
PS..
I.
Permettete
mi di proporvi la visione di due film ormai cult del cinema Hollywoodiano:
1) “American History X” di Edward Norton, e
2)
“Mississippi
Burning” di Gene Hackman.
II.
La storia:
a)
ci
offre la possibilità di esaminare tutte le scelte passate in relazione con i pretesti economico-politico-culturali dei
loro tempi;
b)
ci
permette peraltro di analizzare le conseguenze che si sono rivelate da tale
scelte; e, se siamo abbastanza svegli, impareremo ad affrontare le sfide del presente, senza dover ricorrere ad incerte
improvvisazioni o limitarci al solo reagire o a seguire le iniziative degli
altri;
c)
ci
da infine la certezza di poter ridurre al minimo i rischi imprevisti, e
organizzare al meglio i piani più efficaci ad ottimizzare il futuro.
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